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Passaggi a scrocco al telepass dell’A27 per 5 mila euro

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PONTE NELLE ALPI. Pedaggio gratis sull’A27. Qualcosa come 190 passaggi a sbafo sotto il telepass del casello di Belluno per un totale di 5 mila euro di presunto risparmio.

PONTE NELLE ALPI. Pedaggio gratis sull’A27. Qualcosa come 190 passaggi a sbafo sotto il telepass del casello di Belluno per un totale di 5 mila euro di presunto risparmio. Cristopher Aleo è stato indagato per truffa ai danni della società Autostrade per l’Italia. La procura della Repubblica aveva chiesto l’archiviazione, ma l’avvocato di parte civile Schiaffino ha presentato opposizione e il giudice per le udienze preliminari Sgubbi si è riservato sulla strada da percorrere. Nei prossimi giorni sarà sciolta la riserva, di conseguenza potrebbero esserci l’archiviazione definitiva del fascicolo, un supplemento d’indagini o ancora l’imputazione coatta, cioè l’ordine al pubblico ministero di scrivere il capo d’imputazione e il successivo processo penale.

L’indagato è difeso da Conte e, in prima battuta, si era visto contestare 99 passaggi abusivi. Nell’udienza preliminare di ieri mattina, sono improvvisamente saliti a più del doppio, per un montepremi molto significativo. Il meccanismo dei passaggi non è difficile da immaginare. Secondo la ricostruzione l’uomo, a bordo di auto di grossa cilindrata, anche con targa bulgara, si accodava al veicolo che lo precedeva davanti alla porta caratterizzata dal colore giallo e passava a ruota, prima che la sbarra si abbassasse, a una velocità adeguata. Ce l’ha fatta un sacco di volte, ma i suoi transiti non potevano non essere immortalati dalle telecamere di sicurezza. Possono essergli arrivati chissà quanti solleciti di pagamento, ai quali, però, non ha mai risposto fino ad arrivare a un conto pesante.

Autostrade per l’Italia l’ha denunciato per truffa, allegando l’intero elenco delle infrazioni registrate, ma il pubblico ministero titolare del fascicolo deve aver ritenuto di non essere in possesso di sufficienti elementi necessari a esercitare l’azione penale, pertanto ha chiesto l’archiviazione. La parte offesa non ci sta e si è opposta.

Ieri mattina l’udienza in camera di consiglio è durata giusto pochi minuti, il tempo che ci ha messo il giudice a riservarsi. Pochi giorni, per leggere tutti gli atti e prendere una decisione.

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